FERRO E DERIVATI

Lavorazione conto terzi del ferro e suoi derivati a Pavia

FE, AVP, PR80, C45, 39NICRMO3, 18NCD5

Moggi Cattaneo Minuteria Meccanica Tornita si occupa di lavorazione in conto terzi di ferro e derivati del ferro di Pavia.

Legato sempre ad altri elementi come carbonio, silicio, manganese, cromo e nichel, il ferro è quindi presente in diverse leghe, come l’acciaio e la ghisa (unito al carbonio). A livello industriale è possibile ottenerlo con una purezza vicina al 100%.

Questo metallo viene impiegato per le sue caratteristiche meccaniche ad alla sua lavorabilità, ed è molto importante nella tecnologia.

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  • Ferro

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  • Ferro

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FE

Il ferro è brillante, duttile, malleabile, dal colore grigio-argenteo (gruppo VIII della tavola periodica). Si trova in quattro forme cristalline distinte.

Il ferro si ossida e arrugginisce in aria umida, ma non in aria secca. Si dissolve rapidamente negli acidi diluiti, è chimicamente attivo e in grado di formare due serie di composti chimici importanti: ferro bivalente (II), o ferroso, e ferro trivalente (III), o ferrico.

Largamente il più usato di tutti i metalli, per la combinazione di basso costo ed ad alta resistenza, è indispensabile per l’uomo. Serve per realizzare veicoli, utensili di ogni tipo, dalle navi da carico alle graffette per la carta.

Con l’acciaio forma leghe diffusissime come ghisa, ferro di getto, acciaio al carbonio, ferro modellato, acciai legati, ossidi di ferro.

AVP

È un acciaio dolce per usi generici; tra le caratteristiche ci sono a truciolabilità e l'ottima lavorabilità con macchine utensili (da qui la denominazione automatico).

Per questo motivo è denominato anche AVP (Alta Velocità Piombo).

  • Minuteria AVP

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  • Acciaio PR80

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PR80

Gli acciai automatici sono quelli la cui lavorabilità in fase di tornitura viene implementata con l’aggiunta dllo zolfo, che insieme al manganese forma solfuri che facilitano lo spezzettamento del truciolo.

Tale processo modifica le caratteristiche del metallo: peggiora la resilienza e rende difficile la deformazione a freddo, motivi per i quali gli acciai automatici non sono raccomandati per la saldatura.

L’aggiunta di piombo, che si scioglie a basse temperature, facilita ancora la lavorabilità fungendo da lubrificante, senza alterare le caratteristiche meccaniche.

Il 36SMnPb14, conosciuto anche come PR80, contiene più carbonio (C) rispetto ai precedenti ed è indicato per i trattamenti da bonifica.

C45

L'acciaio C45, il cosiddetto acciaio da bonifica, per la realizzazione di prodotti come manovelle, semiassi, alberi, supporti, perni o aste, è il più utilizzato in Europa e rappresenta un ottimo compromesso tra la capacità di resistenza e la tenacità. 

Ha una percentuale di carbonio compresa tra lo 0,21% e lo 0,60%, ed è composto dai seguenti elementi leganti: il nichel, che aumenta la tenacità; il cromo e il manganese, che migliorano la temprabilità; il molibdeno che diminuisce la fragilità al rinvenimento; il vanadio che aumenta la grana cristallina. 

L'acciaio C45 viene fornito al naturale, laminato, rettificato o fucinato, e può essere trattato a tempra, in olio o acqua, con il rinvenimento che avviene a circa 600 gradi.

  • Acciaio C45

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  • Acciaio 39NICRMO3

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39NICRMO3

Acciaio al carbonio e legato da bonifica, normale e al piombo.

È molto diffuso in Italia ed è di facile trattamento termico, oltre a presentare una buona lavorabilità a freddo, una buona resistenza a fatica, vibrazioni e torsioni.

18NCD5

K2D è la denominazione SIAU di un acciaio da cementazione.

Secondo la norma UNI il suo nome è Acciaio 18 NiCrMo5, appartiene al secondo gruppo ed è debolmente legato. 

Ha buone proprietà meccaniche ed è indicato per la cementazione, la diffusione di un elemento cementante all'interno della struttura dell'acciaio al fine di incrementarne la durezza superficiale. 

Solitamente il mezzo cementante più utilizzato è il carbonio, al quale segue l'azoto (nelle nitrurazioni).

Il K2D ha al suo interno una percentuale di carbonio pari allo 0,18% circa.

  • Acciaio 18NCD5

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